Civitas Vitae Vedelago, una giornata di festa: 20 anni di servizio alla comunità e alle famiglie
Il Centro Servizi Monsignor Crico Civitas Vitae di via Toniolo a Vedelago festeggia i 20 anni dalla sua fondazione. Una ricorrenza storica, quella legata a una struttura profondamente radicata sul territorio e che ha dato ospitalità nel corso degli anni a tante persone, in particolare non autosufficienti, offrendo servizi, assistenza, competenza e calore umano.
Nella mattinata di sabato 15 giugno si è tenuto un evento celebrativo che ha voluto mettere in evidenza tutto il percorso fatto da un Centro servizi realizzato a compimento di un accordo di programma stipulato il 9 aprile 1999 fra il Comune di Vedelago, la Regione Veneto, l’allora Azienda Ulss 8 e la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus: «È un grande orgoglio essere arrivati a questo traguardo – spiega il presidente della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus Andrea Cavagnis – negli anni abbiamo cercato di far vivere agli ospiti la bellezza del territorio portandoli anche a manifestazioni o altri eventi locali, organizzando gite ed eventi. Durante la pandemia ci siamo messi a disposizione per ospitare i primi pazienti della Geriatria di Treviso colpiti dal Covid. Successivamente, dopo la chiusura del centro a Riese Pio X, l’asilo nido è diventato un centro vaccinale. Questo è simbolo della grande coesione sociale che stiamo ricercando. Ora che la pandemia è finita, i residenti stanno tornando a vivere pienamente il territorio in cui sono ospitati»
La Civitas Vitae Vedelago rappresenta una presenza qualificante per la funzione che svolge in favore della coesione sociale e della condivisione intergenerazionale e, attraverso l’importante impegno profuso dai partner coinvolti, ha reso il territorio più ricco di una presenza costante e di riferimento sui temi del valore sociale, sanitario e assistenziale. All’evento di inaugurazione del nuovo piano della struttura da 30 posti convenzionati per ospiti non autosufficienti sono intervenuti, fra gli altri, il sindaco di Vedelago Giuseppe Romano e l’assessore della Regione Veneto Federico Caner e sono stati affrontati temi come l’evoluzione, lo sviluppo del centro di servizi e i progetti futuri della Residenza, accompagnati da un momento conviviale.
Quello di sabato è solo il primo di una serie di appuntamenti che coinvolgeranno il Centro servizi per festeggiare i vent’anni d’apertura a Vedelago, a cui tutti potranno partecipare: «Negli anni – spiega il direttore della Civitas Vitae Vedelago Andrea Novelli – abbiamo sempre cercato di aumentare gli eventi all’interno della struttura. Abbiamo messo in scena spettacoli teatrali aperti al pubblico, stiamo collaborando con alcune librerie locali e organizzato attività che coinvolgono sia gli ospiti che i bambini dell’asilo. Tutto questo è alla base della logica della coesione sociale e intergenerazionalità. Vogliamo continuare a migliorare ed aumentare le nostre proposte per arrivare a più persone possibili».
Nel corso della mattinata si è perfezionato un importante accordo fra la Fondazioone e il Comune di Vedelago, illustrato dal sindaco Giuseppe Romano: «Per noi – ha detto il primo cittadino – è importante la collaborazione che c’è con la Fondazione. Abbiamo raggiunto un’intesa che favorirà tutto il territorio e che porterà a uno sconto sulla retta di due euro al giorno per i residenti nel Comune di Vedelago. Si tratta di oltre 700 euro l’anno che vengono restituiti alle famiglie. Questo è un gesto concreto che testimonia la profonda e cospicua collaborazione con Oic». L’assessore alla cultura e alla famiglia del Comune di Vedelago, Denisse Braccio ha aggiunto: «Collaboreremo ancora con la Fondazione in una serie di iniziative con le scuole e con le associazioni del territorio che testimoniano l’impegno e la volontà comune di proseguire con questa linea di lavoro intrapresa negli ultimi anni». Nel corso dell’evento è arrivato anche un messaggio del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha definito la Civitas Vitae di Vedelago «una presenza che ha segnato positivamente la comunità offrendo un servizio per sostenere le famiglie per sostenere le persone anziane. Questa Residenza porta avanti la mission che il professor Angelo Ferro, fondatore dell’Oic, aveva sempre perseguito. È sempre stato un attento osservatore delle dinamiche sociali con la volontà di creare strutture in cui l’anziano non fosse solamente qualificato per la sua fragilità, ma anzi alla luce di una nuova e riveduta cultura della terza età, rappresentasse una risorsa importante, formata di competenze, conoscenze ed esperienza di vita, in un continuo scambio intergenerazionale»