Il presepe vivente per il vero significato del Natale
Anche quest’anno il presepe vivente della Residenza Pio XII della Fondazione Opera Immacolata Concezione onlus nasce dal desiderio di offrire un’esperienza che si caratterizza per il coinvolgimento delle varie realtà e delle diverse generazioni presenti nella struttura e nel territorio. La partecipazione, la gioia e la condivisione sono occasioni importanti di collaborazione, oltre che il motore propulsivo di una costruzione e di una crescita di un sentimento comune e donativo.
Ripropone, attraverso una breve rappresentazione teatrale, la nascita di Gesù in una scenografia che viene costruita per ambientare la vicenda della natalità. L’intento è quello di riprodurre un presepe vivente dove i componenti parteciperanno al fine di rappresentare la piccola Betlemme. Lo scopo è quello di vivere i segni e le tradizioni dell’antico presepe, proponendo attraverso il teatro il vero significato religioso: «Il presepe vivente – spiega il direttore generale della Fondazione Opera Immacolata Concezione onlus Fabio Toso – è un modo per rendere viva la celebrazione del Natale. Nello spirito della coesione sociale e intergenerazionalità, che ha sempre costituito un punto fermo per la Fondazione, a questo evento hanno partecipato ospiti, operatori della residenza, familiari e volontari per un momento di partecipazione, gioia e condivisione».
I figli degli operatori e degli infermieri della struttura, alcuni ospiti e alcuni volontari hanno impersonato Maria (Sofia), Giuseppe (Vittorio), la Donna che fila (Nonna Franca), il falegname (Nonno Giancarlo), il canestraio (Nonno Tony), il panettiere (Nonna Dina), i Re Magi (Mattia, Patrick, Emanuele), i pastori (Sebastian, Edoardo, Riccardo), gli angeli (Edoardo, Vittorio, Thiago, Giada, Alessandra), il narratore (Annamaria Mascellani). Le canzoni erano a cura della maestra di musica Luisa Benato, mentre la regia dell’evento è stata curata dal servizio socio – educativo della residenza Pio XII.