La residenza San Giovanni in Monte di Barbarano Mossano vince la terza edizione del premio “Sicuramente in Oic”

Menzione speciale “Zero Infortuni” alla residenze San Vincenzo De Paoli di Treviso e alla residenza Anna Maria Bressanin di Borgoricco (Pd) per essere stati ben un anno senza infortuni.

Giunge così alla sua terza edizione il premio “Sicuramente in Oic”, il riconoscimento istituito dalla Fondazione Oic Onlus per premiare i centri servizi virtuosi che non hanno avuto infortuni nel
corso del semestre.

Il premio è assegnato sulla base di una graduatoria frutto del rapporto tra: il numero di ore di lavoro, quello degli infortuni verificatisi nel semestre e la loro gravità. In altre parole quanto più in una sede si lavora in termini di ore ed è basso il numero di persone infortunate e la durata dell’eventuale assenza dal lavoro tanto più alta sarà la posizione in classifica e la possibilità di vincere il premio “Sicuramente in Oic”.


Questa terza edizione (relativa al primo semestre 2022) ha visto vincitore il centro residenziale San Giovanni in Monte di Barbarano Mossano (Vi) e assegnate due menzione speciale “Zero Infortuni” rispettivamente alle residenze San Vincenzo De Paoli

di Treviso e Anna Maria Bressanin di Borgoricco (Pd) per essere stati ben un anno senza infortuni.


Alla premiazione hanno partecipato nella sede di Barbarano Mossano il sindaco Cristiano Pretto e la dott.ssa Luisa De Biasi, medico coordinatore dell’Ulss 8 e in quella si Borgoricco il dott. Stefano Ferrarese, vice direttore dello Spisal e il parroco don Giovanni Bortignon.


«L’idea – spiega Fabio Toso, direttore generale della Fondazione Oic Onlus – ci è venuta nel 2020 durante i mesi più duri della pandemia, quando ci siamo accorti che nei nostri centri servizi diminuivano le segnalazioni di infortuni. Da più di vent’anni la Fondazione si spende in termini economici e valoriali per
ridurre ogni possibile causa di infortunio e i risultati sono evidenti nei fatti con notevole diminuzione dei casi e della loro entità. Ma durante la pandemia abbiamo compreso che diminuivano i piccoli infortuni legati a cause non riconducibili a carenze tecniche, strutturali o formative imputabili alla Fondazione Oic. Allora ci siamo interrogati sulle motivazioni e abbiamo notato che a fare la differenza, rispetto al passato, era la maggiore attenzione che la situazione di emergenza richiedeva a ogni professionista nello svolgere il proprio lavoro».

Studiando i dati, infatti, è emerso chiaramente che in pandemia – nonostante l’aumento delle ore di straordinario necessarie per esempio per attuare nuove procedure per evitare i contagi o coprire i turni dei colleghi in quarantena – c’è stata una diminuzione del numero di incidenti sul lavoro.
Si è compreso, così, che la differenza rispetto agli anni precedenti era data dall’attenzione maggiore che
gli operatori hanno messo durante i periodi di pandemia nello svolgere il proprio lavoro.
Ecco perché si è deciso di chiamare il premio “Sicuramente in Oic”. La sicurezza parte dalla nostra
mente.