Nel descrivere la sesta festa dei centenari, svoltasi al Civitas Vitae di Padova, giovedì 16 maggio u.s., potremmo rifarci ad un detto consolatorio “Sposa bagnata, sposa fortunata” ovvero “Festa bagnata …”, ma si sa, i nostri Ospiti longevi, sono fatti di una fibra che ha sfidato il tempo e le avversità e nonostante le proibitive condizioni del tempo si sono dati appuntamenti nel palazzetto dello Sport, inizialmente pensato per proteggere dal sole e dal caldo, in ogni caso ottimo “rifugio” contro il vento e l’acqua.

Cinquecento persone hanno dato anima e voce al “Cerchio della Vita” in cui protagonisti d’eccezione sono stati i nuovi centenari del Club, accolti con la consegna della spilla e della tessera dal Presidente, prof.Angelo Ferro, emozionato e onorato nel salutare i rappresentanti che incarnano la filosofia della Fondazione OIC, dimostrando che davvero la longevità è una risorsa per la comunità.

La festa ha visto un altalenarsi di canti e giochi, con la partecipazione dei bimbi del Centro Infanzia, le canzoni di Villa Rosa band, i giochi proposti dalle residenze della Fondazione, i balli e le musiche dei “Dipendenti Divertenti” del Centro Nazareth, la partecipazione dei famigliari, lo splendido aiuto dei volontari del VAdA, l’esposizione dei lavori e dei giochi del Museo del Giocattolo, la nuova edizione speciale del Corriere del Secolo; il tutto coordinato dagli educatori della Fondazione, che anno dopo anno, contribuiscono a riempire di significato l’evento.

Nella breve pausa concessa dalla pioggia è stato anche possibile lanciare i palloncini, con la speranza di saperli andare lontano a lasciare un messaggio di gioia e felicità, voluto dai nostri centenari. Nel 2012 un palloncino fu ritrovato nelle Marche!

Il dolce ha posto il giusto sigillo alla festa, che ha sancito un grande messaggio di unione e di famiglia, nel perfetto stile OIC, valorizzando tutte la componenti che formano e danno vita, giorno dopo giorno a questa grande galassia di energie di vita, di cui i centenari sono i primi testimoni, con la loro esperienza e con la loro straordinaria quotidianità di vita.